COME INTERPRETARE UN SEMPLICE ESAME DELLE URINE

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A cura del Dottor Professor Aldo Ercoli

Dottor Professor
Aldo Ercoli

L’analisi clinica delle urine, eseguita impiegando strisce reattive, ci da informazioni utili sul: PH, proteine, glucosio, chetoni, sangue, nitriti etc. Un PH delle urine (normalmente compreso tra 4,5 e 8) se è inferiore a 4 e superiore 8 è fisiologicamente impossibile.

In quest’ ultimo caso (urine alcaline con ph >7,5) si dovrebbe sospettare, in pazienti con infezioni del tratto urinario, un microorganismo produttore di ureasi come il Proteus.

Normalmente le urine alcaline si trovano nei vegetariani p in coloro che assumono molti agrumi. La microalbuminuria (escrezione urinaria delle 24 h di albumina) è un importante indicatore precoce di nefropatia nei pazienti diabetici (non può essere rilevato con il semplice test urinario delle strisce reattive).

La comparsa di glucosio nelle urine in un soggetto diabetico sta ad indicare una glicemia >180 mg/dL perché il carico filtrato eccede la capacità di riassorbimento del… prossimale. Per quanto riguarda i chetoni urinari va detto che i corpi chetonici vengono prodotti quando le riserve dei carboidrati diminuiscono e inizia la lipolisi.

Nel diabete tenuto anche presente una cheto acidosi su base alcolica. Un esame microscopico delle urine che mostra numerosi eritrociti (globuli rossi) sta ad indicare un ematuria che può essere di diverso origine venendo ai nitriti urinari va detto che alcuni batteri sono in grado di ridurre i nitriti a nitrati e che la presenza di nitriti indica che vi sono dei batteri nelle urine.

Cosi come un numero alto di globuli bianchi è legato ad un processo infiammatorio. Nelle donne la presenza di cellule epiteliali squamose sta ad indicare una contaminazione vaginale la piuria, di solito associata a batteriura, può essere suggestiva di un’infezione delle vie urinarie.

Un’eccezione (piuria sterile con conta batterica negativa) si ha nella tubercolosi renale, parimenti le infezioni giungine, quelle da batteri aerobici, quella da micro batteri atipici sono altre cause di infezioni urinarie con piuria sterile (antibiogramma negativo).

Va tuttavia sottolineato che questo avviene anche nella prostatite, nel trattamento cortisonico, dopo aver assunto antibiotici, nell’uretrite… persino durante la febbre ed in gravidanza. Come già detto la presenza di cellule epiteliali squamose nelle urine nelle donne (o in uomini circoncisi) deve far persino ad una contaminazione. Ciò non ha un significato patologico.

La presenza di cilindri ematici o di globuli rossi alterati nelle urine indica un ematuria di origine glomerulare mentre globuli rossi di forma completamente rotonda stanno ad indicare un ematuria non glomerulare (urologico o tubulo interstiziale).

I cilindri nelle urine che cosa stanno a significare? Mentre i cilindri ialini e granulari non sono specifici, quelli a base di globuli rossi sono dovuti ad una sindrome nefritica, quelli di globuli bianchi ad una pielonefrite o malattia tubulo-interstiziale. Cilindri di colore biancastro indicano una necrosi tubulare acuta, quelli lipidici una sindrome nefrosica o un embolia lipidica.

Cilindri grandi si riscontrano nell’insufficienza renale cronica, parimenti quelli cerei. Un argomento a me particolarmente caro, per i numerosi articoli (e anche libri), che ho sempre trattato è quello relativo ai calcoli renali.

I calcoli fosfatici (fosfato di calcio e/o fosfo – ammonio magnesiaco) sono di colore bianco, molli, lisci e si formano soprattutto nelle urine alcaline di soggetti vegetariani, con frequenti flogosi urinarie e colon irritabili.

I calcoli uratici (acido urico) sono invece rossastri, variegati, presenti nelle urine anche specie di soggetti carnivori. I calcoli di ossalato di calcio (oggi molto frequente) sono di colore nero biancastro, duri, dall’ aspetto di mora e si formano specie in urine alcaline.

I calcoli di cistina sono giallastri, cerei e insorgono in urine acide specie in diabetici o presenti con dislipidemia. Infine i calcoli di xantina sono bruni, lisci, ovali, friabili e si trovano in urine acide specie in pazienti dispeptici o con patologie epatobiliari. I calcoli di cistina e xantina sono meno frequenti degli altri.