Il cerchio si chiude sui piromani?

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Dalla rabbia e lo sconforto alla voglia di reagire.Sia nel recuperare tutto il patrimonio ambientale distrutto dagli attentati incendiari di domenica scorsa, sia nel collaborare attivamente con le forze dell’ordine per individuare i piromani che avrebbero potuto provocare una tragedia ancora più devastante. Qualcosa si sta muovendo, la Procura della repubblica starebbe per aprire un fascicolo di inchiesta ufficiale sui fatti accaduti a Ladispoli, non appena saranno stati redatti tutti i verbali con le conclusioni delle indagini, il procedimento sarebbe messo in moto. Risalire agli autori degli atti di piromania non sarà semplice, ma esistono alcune basi di partenza. La più importante è certamente la visione dei filmati di tutte le telecamere di sicurezza posizionate a Ladispoli che potrebbero aver registrato movimenti sospetti sia nella zona della palude di torre Flavia, sia soprattutto nell’area di via Palo Laziale dove le fiamme sono state appiccate in pieno giorno. E’ auspicabile che gli attentatori abbiano commesso un errore e possano essere stati immortalati quando si aggiravano con atteggiamento sospetto nei pressi del bosco. O possano aver effettuato dei sopralluoghi nei giorni precedenti agli incendi. Un ruolo importante lo possono avere i cittadini di Ladispoli a cui sia l’amministrazione comunale che le forze dell’ordine hanno chiesto di collaborare, segnalando sia movimenti sospetti, sia soprattutto fatti accaduti il giorno dei roghi che potrebbero aiutare ad acciuffare i piromani. Ovviamente non trapelano notizie in merito all’inchiesta, ma a livello prettamente di sensazione si capta l’idea che gli attentatori qualche errore possano averlo commesso e che presto il cerchio si possa chiudere attorno a dei bastardi che volevano distruggere Ladispoli.