Cantina Sociale di Cerveteri sempre più leader

0
2365

Con la vendemmia in pieno svolgimento tracciamo con il presidente Mauro De Carolis il bilancio di 7 anni di gestione dell’azienda vinicolaUna realtà importante nell’economia del nostro territorio è certamente la Cantina sociale di Cerveteri. Un’azienda che affonda le radici nella storia della vocazione agricola del litorale, da oltre mezzo secolo fonte di sostentamento per le famiglie che vivono con i frutti della coltivazione della terra e delle vigne. Pochi però conoscono a fondo la storia completa della Cantina sociale che torniamo a raccontarvi, con l’ausilio del presidente Mauro De Carolis. Che guida un Consiglio di amministrazione che in pochi anni ha ottenuto risultati eccellenti, avendo raccolto una eredità economicamente non proprio facile.

Presidente quando è iniziata questa gloriosa storia?

“Già da prima del 1961 – afferma Mauro De Carolis – le famiglie di Cerveteri coltivavano uva e producevano vino, ma, fu proprio nel settembre di quell’anno che, in un Italia ricca di cambiamenti, decisero d’unirsi e di creare una Cooperativa. Nacque così la Cantina Cerveteri oggi formata da circa 300 Soci produttori che, di generazione in generazione, si tramandano la passione per la vite e per il vino. Perché è proprio di passione che si parla; i Soci di oggi sono i figli o i nipoti di chi nel 1961 la fondo Cantina Cerveteri, coltivano gli stessi vigneti, sono agricoltori, alcuni diventati impiegati, artigiani o liberi professionisti, però mantengono gelosamente la tradizione di coltivare la vite. La Cooperativa in cinquant’anni è diventata una delle realtà vitivinicole leader del Centro Italia ed in particolare della Regione Lazio. L’estensione dei vigneti parte da Fiumicino per arrivare a fino a Montalto di Castro, passando ovviamente per Cerveteri, Ladispoli, Tarquinia, Bracciano, Anguillara, Manziana e Santa Marinella. In oltre cinquant’anni i Soci hanno provveduto a diversificare le varietà di uva dei circa 550 ettari di vigneto coltivati”.

Dopo oltre mezzo secolo di gloriosa storia possiamo dire che siamo all’apice dei risultati ottenuti? “Cantina Cerveteri sta vivendo un trand positivo già dal 2010, cercando ogni anno di consolidare i risultati dell’esercizio precedente e contestualmente tentare di migliorarsi. Anche se è un momento difficile per l’economia in generale, la nostra azienda sta rispondendo con tenacia alle difficoltà ed affronta con grande determinazione il futuro, perché nonostante i risultati raggiunti, con un aumento del circa il 400% del valore delle liquidazioni, ha la voglia di continuare a crescere e far conoscere sempre di più il meraviglioso territorio sia di Cerveteri che di Tarquinia dove abbiamo un altro stabilimento enologico”.

Presidente come si possono coniugare tradizione e modernità nella gestione dell’azienda?

“Come avrete capito – prosegue De Carolis – la Cantina Cerveteri rimane fortemente legata al territorio ed alla tradizione, ma al tempo stesso guarda con curiosità ed ottimismo al futuro. Un futuro ricco di innovazioni nella coltivazione del vigna, nelle varietà di uva, nelle tecniche e nelle tecnologie adottate per la vinificazione. Dal raccolto dei nostri dei Soci otteniamo vini profumati, strutturati ed al tempo stesso facili da bere. Negli anni la gamma dei vini è andata allargandosi e, ai marchi storici, si sono affiancati prodotti di alta qualità e che hanno completato una gamma in grado di soddisfare ogni palato ed accompagnare ogni occasione. Non dobbiamo dimenticare che la Cooperativa rappresenta, per il litorale a Nord della Capitale e per il Comune di Cerveteri in particolare, una delle attività imprenditoriali maggiori che garantisce lavoro, sviluppo e possibilità occupazionale”.

Da tempo la Cantina produce Vino DOC Cerveteri e DOC Tarquinia e numerosi vini IGT quali Chardonnay, Merlot e Vermentino, esportando in tutto il mondo in nazioni come Canada, Giappone, Olanda, Russia, Germania, Cina, Bulgaria. Esistono ulteriori margini di miglioramento?

“Il miglioramento è una costante insita di ogni attività di impresa. Cantina Cerveteri ha il merito e direi l’onore di vedere i propri marchi in tante tavole in giro per il mondo, ci sono numerosi mercati nuovi con cui dobbiamo rapportarci ed abbiamo l’ambizione di poter espandere ancora di più il nostro panorama di vendite. Il vino italiano e ceretano è veramente un prodotto molto stimato”. Come presidente da vari anni che bilancio traccia del suo operato?

“Questa è una domanda alla quale dovrebbero rispondere i miei Soci. Per quanto mi riguarda pos – so dire che, cerco sempre di dare il massimo, con serietà, onestà e grande spirito di sacrificio. Con il Consiglio di Amministrazione abbiamo affrontato e risolto tante situazioni delicate ed abbiamo voglia di crescere ancora. Di natura non sono una persona che si accontenta e che, in ogni ambito cerca sempre di migliorare e questo è lo stesso spirito con cui mi approccio a Cantina Cerveteri”. Secondo lei l’agricoltura ha un futuro nel nostro territorio o alla lunga pagheremo salatamente la grande fuga dei giovani dalle campagne?

“Forse sono una voce fuori dal coro ma, sono fermamente convinto che l’agricoltura sia una risposta seria e concreta sia al problema occupazionale che, alla salvaguardia del territorio dalle speculazioni. Ritengo che tutte le Istituzioni dovrebbero lavorare ed investire di più in questo settore e che invece purtroppo non perdono l’occasione per creare difficoltà. L’agricoltura è sicuramente un lavoro di sacrificio, però è anche un lavoro di grande soddisfazione, onestà e lealtà. Provengo orgogliosamente da una famiglia di agricoltori e nella mia vita ne ho conosciuti moltissimi e, debbo dire di avere avuto l’onore di rapportarmi con persone meravigliose, dai grandi valori e dalla genuinità d’animo. La terrà mi ha insegnato che la semplicità, la correttezza, l’umiltà e l’onestà sono delle qualità speciali e sono dell’idea che, ci sarà nel prossimo futuro un massiccio ritorno all’agricoltura”.

Che vino sarà prodotto dalla vendemmia 2017 alla luce di un’annata che climaticamente è stata molto calda e scarsa di piogge?

“I nostri agronomi ed enologi ci dicono che, i vigneti dei nostri Soci nonostante la carenza idrica,  godono di ottima salute e quindi, si prospetta una vendemmia 2017 di qualità. Ormai possiamo affermare con certezza che il livello dei prodotti della nostra Cooperativa ha raggiunto un livello di eccellenza. I vini di Cantina Cerveteri sono i figli del meraviglioso territorio di Cerveteri e Tarquinia in cui insistono le vigne dei viticultori, dal connubio mare, collina e monti nascono prodotti preziosi e raffinati”.

Cosa si aspetta la cooperativa dalla nuova amministrazione comunale di Cerveteri?

“Cantina Cerveteri si aspetta collaborazione dal Sindaco, dalla giunta e anche dal Consiglio Comunale tutto, e che le Istituzioni siano di supporto al mondo dell’agricoltura che caratterizza il nostro territorio e che, ritengo possa offrire risposte concrete anche sotto il punto di vista occupazionale. Con il Comune di Cerveteri i rapporti sono sempre stati ottimi e mi auguro che possano sempre di più consolidarsi nel prossimo futuro. Stiamo anche consolidando  collaborazioni con altri comuni del litorale come Ladispoli e Tolfa ad esempio, perché crediamo che la nostra Cooperativa sia un patrimonio di tutto il territorio”.