CALCIO E SOLIDARIETA’, LA SERIE C SCENDE IN CAMPO CON L’UNICEF

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Nell’ultima fase del Campionato di Serie C, la Lega Pro scende in campo per i diritti dei bambini in “squadra” con UNICEFUNICEF e Lega Pro lanciano l’ultima fase del campionato di Serie C nel segno della solidarietà. Sarà possibile infatti per ogni tifoso sostenere la propria squadra del cuore e allo stesso tempo compiere un gesto di solidarietà sostenendo l’UNICEF nella campagna “Bambini sperduti”. Infatti in occasione delle gare in programma per questi quattro turni di Campionato le società si impegneranno a donare 1 euro all’UNICEF per ogni biglietto “staccato”.

Sottolinea il Presidente di UNICEF Italia Giacomo Guerrera: “Siamo orgogliosi di sapere che da oggi alla 38° giornata di Campionato la Serie C sarà al nostro fianco, sui campi da gioco, per aiutare i troppi bambini e adolescenti sperduti, colpiti da conflitti, violenze o povertà, alla ricerca di una vita migliore. L’UNICEF è al loro fianco offrendo protezione e recupero sociale”.

Aggiunge il Presidente di Lega Pro Gabriele Gravina: “ La Lega Pro è onorata di aver intrapreso un percorso con UNICEF,  che è diventato un cammino condiviso con i nostri club e  che si arricchisce di una nuova tappa che coinvolge anche i tifosi delle nostre squadre.

Il nostro calcio si basa sui valori ed è diventato uno strumento in grado di lanciare messaggi positivi per dare un supporto concreto ai tanti bambini che vivono situazioni di difficoltà”.

Queste le adesioni dei club del campionato Serie C (in aggiornamento): Robur Siena, US Pistoiese 1921, AC Pisa 1909,  AS Giana Erminio,  AC Cuneo 1905, Arzachena Costa Smeralda, FC Sud Tirol, UC Albinoleffe,  Pordenone Calcio, AC Renate 1947,  US Triestina Calcio 1918,  Teramo Calcio 1913, Fermana FC, Rende Calcio, Virtus FrancaVilla Calcio, Alma Juventus Fano 1906, Ravenna FC

Grazie alla campagna “Bambini Sperduti”, nel 2017 in Italia  -nell’ambito di ONE UNICEF Response – sono stati oltre 7.000 i minori stranieri non accompagnati raggiunti dall’UNICEF; 1.195 i kit d’emergenza distribuiti a bordo delle navi della Guardia Costiera; 1.600 gli operatori sociali formati; 2.100 gli adolescenti che hanno partecipato ad attività di supporto ai percorsi educativi e oltre 500 i minori ascoltati attraverso piattaforma digitale U-Report on the move, che permette un canale diretto con i minori con cui si è condotto un percorso volto all’empowerment e allo sviluppo delle competenze di vita.